IL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE
Le recenti disposizioni in tema di accertamento tributario contenute nel D. Lgs. 13/2024 hanno previsto la possibilità per le imprese soggette ad ISA di accedere al concordato preventivo biennale. Tale accesso è consentito anche ai lavoratori autonomi soggetti ad ISA e – con l’attuazione della Riforma Fiscale – anche ai contribuenti in regime forfetario.
Si tratta di uno strumento tramite il quale l’Amministrazione Finanziaria propone al contribuente, tramite apposito applicativo software, il reddito sul quale lavorare la dichiarazione dei redditi per gli anni 2024 e 2025. Il tetto proposto è ininfluente ai fini IVA. Il contribuente dichiara di voler aderire al concordato compilando l’apposto modello all’interno della sezione della dichiarazione dedicata agli ISA.
Per determinare il reddito che le imprese devono dichiarare fiscalmente ai fini IRES/IRPEF, il reddito concordato deve essere scorporato del saldo netto ottenuto dalla differenza tra sopravvenienze/plusvalenze attive a quelle passive, e delle perdite fiscali pregresse. Il reddito minimo da dichiarare non può essere inferiore a € 2000. Per quanto attiene all’IRAP, il valore della produzione netto proposto non considera, anche in questo caso, le sopravvenienze e le minusvalenze, e non può essere inferiore a 2000 €. Gli acconti da versare sono determinati sulla base del reddito concordato, e per la precisione la prima rata viene determinata con le regole ordinarie, mentre la seconda rata è pari alle imposte calcolate sul reddito proposto al netto della prima rata calcolata con il metodo ordinario.
L’adesione da parte del contribuente a questa misura consente di ripararsi almeno in parte dagli accertamenti dell’Amministrazione Finanziaria.
Articolo pubblicato da Emme Uno Srl in data 20/03/2024
Fonti: AA.VV.